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produttore latte senza antibiotici

Mc Elan, primo produttore di latte senza antibiotici

Giornale di Vicenza – Maria Elena Bonacini
Luglio 2021

«Senza antibiotici produciamo il latte per i leoni del futuro». Carlo Maino, titolare di Mc Elan di Sandrigo, racconta così l’avventura che a marzo l’ha portato – primo in Italia – ad ottenere la certificazione CertiQuality per il latte totalmente “antibiotic free”. Una scelta nata qualche anno fa, ma con origini ben più antiche, in un’azienda che attualmente conta 700 capi e una produzione giornaliera di circa 10 mila litri di latte, vale a dire 3,65 milioni di litri in un anno. «L’azienda agricola Maino produce latte dal 1951. Io – racconta Carlo Maino – ho sempre avuto la propensione a fare le cose in modo diverso e nel 2001 ho ottenuto la certificazione Iso9000 per la tracciabilità, dando vita a Sicurè, di Latterie Vicentine. Volevo creare prodotti con una marcia in più e l’idea di un latte antibiotic-free mi è venuta leggendo i problemi che il loro utilizzo crea, a partire dall’antibiotico-resistenza, che secondo alcuni studi – sottolinea l’allevatore – potrebbe diventare la prima causa di morte entro non molti anni».

LA CURA. Questa consapevolezza è stata la scintilla che ha dato il via al lavoro per creare un prodotto che non contenesse nemmeno una singola molecola di antibiotico. «La nostra azienda ha 700 capi – continua Maino – e ho iniziato a curarli solo con rimedi naturali fin dalla nascita, in modo che non ci fosse nemmeno una minima traccia di medicinale. Tutti i nostri animali, poi, fanno pascolo, perché come gli umani hanno bisogno di movimento e hanno un’alimentazione curata e tracciata. Questo ci ha permesso di certificare che il nostro latte non contiene nemmeno una molecola di antibiotico. Il nostro scopo è creare un latte per i bambini, perché in futuro diventino dei leoni».

FAMIGLIA A TRAZIONE DONNA. È nato insomma “Latte Free”. E a proposito di bambini, il nome dell’azienda è ispirato alla famiglia. Niente avi o ispirazioni scozzesi ma le iniziali di M(onica), c(arlo), El(eonora), an(drea). «Le iniziali di mia moglie Monica e mia figlia Eleonora sono maiuscole per evidenziare l’importanza della donna, senza la quale non potremmo fare nulla. E anche nel mondo animale il latte, così prezioso, viene dalla femmina». Per il suo latte Maino ha poi compiuto due scelte: da un lato produrre solo uht (a lunga conservazione), dall’altro di vendere esclusivamente sull’e-commerce. «Quella dell’Uht è per garantire la qualità di fornitura al consumatore finale, grazie a una durata di cinque mesi che consente al latte di arrivare perfetto a destinazione anche dopo qualche giorno di viaggio. È una strada che stanno percorrendo anche i produttori di latte per bambini in alternativa a quello in polvere. E per l’e-commerce, da un lato la pandemia ha spinto in questo senso e dall’altro vogliamo che il nostro prodotto non venga confuso con altri. Sul sito, poi, è possibile acquistare sia quantità per il consumo famigliare, che invece quelle da negozio. E anche il prezzo è adeguato, visto che si colloca al di sopra di quello biologico».

COMUNICAZIONE IMPEGNATIVA. Il processo per far conoscere il prodotto, invece, non è semplicissimo. «Stiamo spiegando la nostra filosofia, ma non abbiamo la pretesa che sia capita subito. Molti in realtà non hanno mai sentito parlare della problematica dell’antibiotico resistenza, che molte aziende stanno già affrontando, producendo ad esempio carne, uova, pollame senza antibiotici. Noi siamo stati i primi a farlo per quanto riguarda il latte e credo che in futuro si andrà sempre più in questa direzione. L’agricoltura avrà un ruolo fondamentale e una grande responsabilità e in questo la scienza ci sta aiutando».

SOCIAL. La comunicazione non può che passare anche dai social. «Stiamo costruendo campagne ad hoc, per far conoscere questo tema, dando anche ricette per utilizzare il latte. È un percorso che stiamo avviando passo passo». Ma le certificazioni e il lavoro in chiave sostenibile non sono finiti. «Al momento stiamo lavorando per ottenere la certificazione sulla sostenibilità entro fine anno e vogliamo anche arrivare ad avere una confezione totalmente biodegradabile, dall’imballaggio fino al tappo del tetrapak».

https://www.ilgiornaledivicenza.it/argomenti/economia/maino-primo-produttore-di-latte-senza-antibiotici-1.8820135

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