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Autore: Redazione di Latte Free

latte senza antibiotici

Latte buono per davvero: ecco come nasce

Il nostro obiettivo quando siamo partiti con questa avventura era quella di produrre un latte prezioso ed unico, al di sopra del latte BIO. Noi di Mc Elan siamo allevatori da decenni, e già nel 2000 abbiamo certificato il nostro latte seguendo la normativa ISO9001/2000 garantendo così l’origine identificata del nostro latte. Grazie agli standard di gestione imposti dalla certificazione ISO abbiamo smesso di seguire certe logiche produttive e di cura del bestiame, che non rispettano né l’animale, né l’ambiente, né il consumatore. Per noi il segreto di un buon latte sta nel mondo in cui vengono allevate le mucche.

 

La nostra battaglia all’antibiotico-resistenza

All’epoca si cominciava a parlare di antibiotico-resistenza, cioè della capacità di un battere di resistere alle cure antibiotiche. Un fenomeno molto grave perché gli antibiotici sono fondamentali per sconfiggere la maggior parte delle malattie infettive ed anche per diminuire i rischi di infezione durante le operazioni. Se questi vengono usati in modo eccessivo non fanno più effetto o diventano meno efficaci perché i batteri mutano per resistere ai farmaci. Una minaccia seria quindi, che rischia di farci tornare indietro a quando gli antibiotici non c’erano e la vita media di una persona era molto più breve.

Così abbiamo iniziato un lungo percorso fatto di studio e lavoro che ci ha è permesso di abolire totalmente gli antibiotici dal nostro allevamento. Da qualche anno cure naturali, nutrizione sana e movimento sono le chiavi per mantenere in salute il nostro bestiame. Per garantire quello che diciamo abbiamo fatto certificare Latte FREE® dall’ente Certiquality, che attesta l’assenza di antibiotici fin dalla nascita delle mucche.

Un latte che rispetta il sistema immunitario, soprattutto quello dei più piccoli in cui le difese naturali si stanno formando, perché non contiene nemmeno una molecola di antibiotico. Questo contribuisce a non creare accumuli di farmaci e a non assuefare l’organismo.

Perché la scelta dell’UHT

La data di scadenza di un latte è solo uno degli indicatori della sua bontà. Per essere sicuri di bere un latte buono affidiamoci ai nostri sensi: annusiamolo per essere sicuri che non abbia un odore sgradevole e osserviamolo per verificare che non abbia grumi o che il colore non sia alterato. Per garantire una maggiore durata a garanzia della qualità del prodotto, il nostro latte è UHT, lavorato a basse temperature a partire dalla stalla, così che mantenga un gusto fresco.

La scelta dell’UHT rende Latte FREE® è un latte buono nel tempo e nello spazio, buono anche perché pensato in una logica di sostenibilità.

Latte FREE® è così prezioso che non potevamo permetterci di rischiare che rientrasse nello spreco alimentare che ogni giorno i prodotti freschi generano. Sappiamo infatti che troppi prodotti alimentari ogni giorno vengono ritirati dal mercato prima della scadenza, producendo inutili rifiuti derivanti sia dal prodotto che dagli imballaggi.

 

Un latte comodo da comprare

Latte FREE® sta pian piano arrivando nelle migliori farmacie e parafarmacie d’Italia. Ma se non siamo ancora arrivati nella tua zona non ti preoccupare! Puoi acquistare Latte FREE in qualsiasi momento, comodamente da casa tua, attraverso il nostro e-commerce.

Latte bovino per bambini

Come far amare il latte bovino ai bambini

Il latte bovino, cioè quello prodotto dalle mucche, è un super alimento che ha dato all’uomo un forte vantaggio evolutivo. Questo alimento è infatti ricco di micro e macro nutrienti fondamentali a qualsiasi età, ma soprattutto durante lo sviluppo, come abbiamo visto in un altro articolo.

Ma come fare se un bambino non vuole bere il latte bovino? Ecco qualche consiglio per aiutarti a farglielo bere, garantendogli la sua dose quotidiana di nutrienti in modo sano e naturale.

Consigli su come far bere il latte bovino ai bambini

Ogni bambino è unico ed ha i suoi gusti e le sue abitudini ma con questi consigli sarà più facile far rientrare il latte bovino nella sua dieta quotidiana.

1. Se non ama il gusto del latte, si può servire al bambino insieme a dei cereali o ad un po’ di cacao, oppure frullato insieme a della frutta di stagione, così che diventi più piacevole al suo palato.
2. Anche il contenitore in cui viene bevuto il latte può far cambiare la percezione del suo gusto al bambino. Se generalmente date il latte ai vostri figli col biberon, provate con una tazza o un bicchiere.
3. Create una routine. Le abitudini nell’alimentazione fanno la differenza, per questo è importante imparare a nutrirsi nel modo corretto già da piccoli. Abituate i vostri bambini a bere il latte ogni mattina e, ad esempio, prima di andare a dormire.
4. Spiegate al bambino perché è importante bere latte. Alcuni di voi ricorderanno certamente che da piccoli ci veniva detto “se mangi gli spinaci diventi forte come Braccio di Ferro”. Quando si sta crescendo si è curiosi del mondo e si vuole sapere perché è giusto compiere certe azioni rispetto ad altre. Per questo spiegare ed insegnare ai propri figli perché il latte è importante per la sua alimentazione può fare la differenza.

Latte FREE® è un latte sicuro

Come abbiamo detto, il latte bovino è un alimento sano e naturale , che fornisce ai bambini preziosi nutrienti. Per essere sicuri di fornire ai più piccoli solo il buono del latte è però fondamentale scegliere quello giusto.

Infatti, durante la crescita, il sistema immunitario del bambino è in fase di sviluppo ed è importante che non vengano assunti più antibiotici del dovuto. Purtroppo, negli anni, in molti alimenti di origine alimentare fra cui il latte è stata riscontrata la presenza di molecole di antibiotici, le quali sommandosi all’interno del nostro organismo possono provocare problemi di antibiotico resistenza (il fenomeno che fa modificare i batteri per contrastare l’antibiotico quando questo viene usato per curarsi).
Per contrastare l’antibiotico-resistenza dobbiamo alimentarci con prodotti sani e puri, privi di ogni traccia di molecola di antibiotico. Così quando useremo l’antibiotico esso farà subito effetto e con dosaggi molto contenuti, perché il battere che ha provocato il raffreddore o la tosse o altra patologia, si troverà impreparato dell’azione devastante che gli antibiotici hanno per la distruzione dei batteri nell’organismo.

Per questo da qualche anno abbiamo deciso di non curare più le nostre mucche con gli antibiotici, abolendoli completamente dal nostro allevamento ma utilizzando solo prodotti curativi naturali, tanta prevenzione e movimento a più non posso per la salute e il benessere degli animali che producono e che produrranno Latte FREE®. Questo ci ha permesso di ottenere per primi la certificazione da parte dell’ente Certiquality che attesta la totale assenza di questi farmaci nel nostro latte.

Lo abbiamo chiamato Latte FREE® perché è libero da qualsiasi molecola di antibiotico e lo puoi acquistare nelle migliori farmacie e parafarmacie o sul nostro e-commerce.

Latte per bambini

Latte per bambini: tutto quello che c’è da sapere

Il latte è un alimento completo e la sua importanza per la nutrizione dei bambini è indiscussa. Ma perché è così importante?

Il latte di mucca può essere dato ai bambini dopo il primo anno di vita ed è molto importante per il loro corretto sviluppo. Infatti, questo alimento, fornisce loro proteine, calcio e vitamina D, fondamentali per la crescita lineare in età pediatrica. In particolare, il consumo di latte è importante per garantire la salute delle ossa ma non solo.

I valori nutrizionali del latte di mucca

Perché è importante che in un latte per bambini siano presenti i nutrienti di cui abbiamo parlato? Andiamo a vederli ad uno ad uno.

– Le proteine sono i macronutrienti essenziali che permettono di creare nuovi tessuti e di ricostruire quelli danneggiati. Il nostro corpo non ha la capacità di immagazzinare questo tipo di nutrienti così importanti e per questo è fondamentale introdurli ogni giorno nell’organismo attraverso l’alimentazione. Le proteine che troviamo nel latte, essendo di origine animale, vengono definite proteine complete perché contengono tutti gli aminoacidi essenziali in rapporti equilibrati.

– Il calcio è fondamentale per il corretto sviluppo del tessuto osseo e dei denti. Nei bambini in fase di accrescimento, in cui lo scheletro si sta formando, va assunto nelle dosi necessarie perché venga raggiunto il corretto picco di massa ossea. Per questo nei bambini il fabbisogno di calcio è maggiore e la sua introduzione nell’organismo avviene prevalentemente attraverso l’alimentazione. È stato inoltre evidenziato come i prodotti lattiero-caseari garantiscano un maggiore assorbimento di calcio rispetto agli altri alimenti.

– La vitamina D è indispensabile perché il calcio venga assorbito.

Oltre ai nutrienti di cui abbiamo appena parlato, un buon latte per bambini è ricco di carboidrati e grassi, fondamentali fonti di energia, fosforo, che concorre insieme al calcio al corretto sviluppo osseo, Vitamina B2 e B12, che trasformano in energia i nutrienti assunti.

Un latte per bambini sicuro

Abbiamo visto perché il latte vaccino è un alimento prezioso in fase di crescita, ma fra i tanti marchi in commercio non è facile capire quale sia il migliore latte per bambini.
Latte FREE® è nato proprio per i più piccoli, perché va a rispondere all’urgente tematica dell’antibiotico-resistenza, che sta minando l’efficacia degli antibiotici e favorendo la nascita di batteri sempre più resistenti ai farmaci.
Questo fenomeno nasce dall’abuso che negli anni si è fatto degli antibiotici sia per gli umani che per gli animali. Per questo, noi di Mc Elan, abbiamo deciso di abolire gli antibiotici nel nostro allevamento, curando le mucche con rimedi naturali.
Latte FREE® è quindi un latte per bambini totalmente Antibiotic FREE perché prodotto da mucche a cui non sono mai stati somministrati antibiotici. Al suo interno non sono contenuti nemmeno minimi residui di antibiotici e i bambini che lo bevono non corrono il rischio di accumulare molecole degli stessi nell’organismo. In questo modo si preserva il loro sistema immunitario in una fase così delicata come quella dello sviluppo. Così, non solo saranno più resistenti alle malattie ma, in caso dovessero avere bisogno di assumere antibiotici, questi potranno essere più efficaci.

L’efficacia degli antibiotici è importantissima. Questi servono a curare le infezioni e garantiscono che le stesse non si sviluppino anche durante gli interventi chirurgi, le chemioterapie o in caso di immunodepressione. Uno strumento prezioso quindi, ma di cui si è abusato negli anni, rischiando di riportarci ai tempi in cui gli antibiotici non esistevano e anche un banale intervento chirurgico rischiava di essere letale.

Da qui la nostra scelta di non utilizzare antibiotici per curare gli animali, perché gli antibiotici continuino ad essere efficaci per le generazioni future.

Latte FREE®, è un latte per bambini che si può usare con serenità quindi, perché garantisce ai più piccoli un’alimentazione ricca di nutrienti naturali importanti per la loro crescita.

Questo latte per bambini è acquistabile nelle migliori farmacie e parafarmacie o sul nostro shop online.

Il latte di mucca nella storia dell’uomo: un percorso affascinante fra natura ed evoluzione

Quando si pensa al latte, oggi, si pensa quasi sempre al latte vaccino, cioè al latte di mucca.

Ma la storia del latte non è stata sempre e solo la storia del latte di mucca: nell’area Mediterranea il latte di mucca come bevanda ad uso alimentare si è affermato solo a partire dal 12°-13° secolo.

Prima di allora il latte per il mondo antico era soprattutto il latte di pecora o di capra, per il semplice motivo che quello era il tipo di allevamento adibito alla produzione di latte.

L’allevamento bovino esisteva, ma serviva prevalentemente per supportare il lavoro dell’uomo nei campi. Fino al Medioevo i buoi e le mucche venivano infatti impiegati principalmente come animali da lavoro o da trasporto.

Nell’età antica, quindi, il latte di mucca come bevanda alimentare non esisteva: esisteva solamente il latte di pecora o capra, pur usato in misura minore rispetto al formaggio, che a differenza del latte era molto più facile da conservare.

Latte di mucca: una bevanda naturale che si afferma un po’ alla volta

Ed è proprio a partire dal 12°-13° secolo che in diverse regioni europee, e anche in Italia, comincia a svilupparsi l’allevamento bovino per fini alimentari: a partire da questo momento le mucche e i buoi iniziano ad essere impiegati per la produzione di latte e carne, ed il latte di mucca pian piano si affianca nella proposta alimentare a quello ovino o caprino, introducendo nuove abitudini alimentari.

Consuetudini nuove che richiedono rinnovate competenze, fra cui nuove e più moderne tecniche di conservazione. Da questo momento inizia a svilupparsi una nuova cultura del latte vaccino, che trova crescita e diffusione soprattutto all’interno dei monasteri cistercensi lombardi ed emiliani, all’epoca luoghi di ricchezza, conoscenza e grandi investimenti produttivi.

Anche l’abitudine a bere latte, come la sua produzione, si afferma un po’ alla volta: da un punto di vista storico l’uso del latte nell’alimentazione umana (se escludiamo quella dei bambini, per i quali il latte è sempre stato un alimento importante) è un fatto culturale, frutto di un adattamento biologico che avviene nel tempo.

Natura e cultura, economia e biologia: il latte di mucca come alimento naturale è diventato un’abitudine generalizzata in molte parti del mondo grazie all’azione e al lavoro dell’uomo, che ha saputo introdurlo e utilizzarlo, trasformandolo, nel tempo, in una bevanda digeribile anche per l’adulto.*

*L’adattamento biologico dell’uomo al latte, determinato dal suo utilizzo nella dieta alimentare, ha reso possibile la tolleranza e la digeribilità del latte anche in età adulta. Spesso si sente dire che il latte è un alimento non digeribile per gli adulti: questa affermazione deriva dal fatto che, arcaicamente, l’essere umano non era dotato di enzimi capaci di digerire il latte. Con l’introduzione del latte nell’alimentazione umana l’uomo ha modificato progressivamente il suo genoma acquisendo la capacità di produrre la lattasi, l’enzima indispensabile per la digestione del latte.

Il latte vaccino oggi: un prodotto naturale per grandi e piccini

L’uso del latte nell’alimentazione umana è oggi un’abitudine consolidata in molte parti del mondo.
Il latte è un alimento naturale ricco di preziose sostanze nutritive: proteine, carboidrati, vitamine A, D, K2, B e sali minerali (calcio, fosforo, potassio e zinco). Non solo: il latte è l’alimento più completo presente in natura proprio perché, oltre alle vitamine e ai sali minerali, contiene i tre macronutrienti essenziali per vivere, ovvero le proteine ad alto valore biologico, i grassi e gli zuccheri.

Il latte di mucca (cioè il latte vaccino), è il latte più conosciuto e diffuso nelle abitudini alimentari di bimbi e adulti. In particolare, per i bambini, è la scelta più indicata dopo i 12 mesi, in alternativa al latte di crescita.

Latte vaccino per bambini: quale scegliere?

Nel caso in cui, per il proprio bimbo, si decida di optare dopo l’anno di vita per il latte di mucca (latte vaccino), è fondamentale ricorrere ad un latte sicuro e certificato, privilegiando sicuramente un prodotto Made In Italy, a garanzia della sua qualità.

Latte FREE® ti offre tutta la sicurezza di cui il tuo bimbo ha bisogno: il nostro latte non è solo un latte Made in Italy, ma è il primo e al momento l’unico latte certificato Antibiotic FREE in tutte la fasi di vita delle bovine. Questo significa che nel nostro latte non c’è alcuna traccia di molecole di antibiotici, perché alle nostre mucche, fin dalla nascita, non viene mai somministrato alcun tipo di antibiotico.

Latte FREE® è la scelta sicura per tutte le mamme e i papà: scegliere Latte FREE® significa avere la tranquillità di poter garantire al proprio figlio un latte davvero sicuro e naturale.

Dove trovare il nostro latte? Qui, nel nostro negozio online, oppure in tutte le farmacie e parafarmacie.

latte sano

Come riconoscere un latte sano

Le caratteristiche di un buon latte.

Che sia intero o scremato, il latte è un alimento naturale e nutriente, ma perché non diventi nocivo è importante tenere conto di alcuni aspetti:

  • modo in cui vengono allevate le mucche;
  • controlli periodici e certificazioni;
  • conservazione, trattamento e packaging;
  • origine.

Produrre un latte sano.

Per produrre un latte sano è importante che le sue caratteristiche siano preservate durante il processo produttivo. Bisogna quindi assicurarsi che gli animali siano allevati in ambienti salubri, alimentati nel modo corretto e non vengano sottoposti a trattamenti farmacologici quando non necessari.

Garantire un latte sano.

Allo stesso modo, è importante che chi dice di produrre un latte sano permetta di verificare quanto sostiene con test a campione, così da garantire la qualità del prodotto. Le certificazioni offrono una garanzia in più ai consumatori.

Conservare il latte perché rimanga sano.

Anche il modo in cui viene confezionato il latte è importante: il giusto packaging garantisce che al consumatore finale arrivi un latte salutare.
Allo stesso modo è importante assicurarsi che il latte non sia scaduto. Per la gestione della dispensa sotto questo punto di vista il latte UHT garantisce in modo più pratico di avere a disposizione un buon latte.

Scegliere il latte italiano vuol dire scegliere un buon latte?

Non per forza il latte italiano è migliore di quello straniero, ma la normativa italiana è molto più severa rispetto a quella di altri paesi, quindi permette di tutelare maggiormente il consumatore.

Quello che troviamo in commercio è un latte sano?

Un’indagine condotta nel 2020 dall’Università Federico II di Napoli in collaborazione con l’Università di Valencia evidenziava come la metà del latte vaccino in commercio contenesse tracce di farmaci normalmente usati negli allevamenti. Definire un latte che contiene molecole di farmaci un latte sano non è sicuramente corretto. Bere un latte così abitualmente vuol dire ingerire molecole di farmaci abitualmente.

Scegliere un latte contenente molecole di farmaci non è una scelta sana anche per un altro motivo. È stato accertato che l’utilizzo eccessivo di antibiotici negli allevamenti sia una fra le cause della diffusione dell’antibiotico-resistenza, in quanto in questi allevamenti si sviluppano batteri antibiotico-resistenti.

Sicuramente in commercio c’è anche latte di ottima qualità ma è importante che chi vuole bere un prodotto sano si informi bene prima dell’acquisto.

Latte FREE® nasce proprio per garantire un latte sano al consumatore finale.
È infatti il primo latte certificato Antibiotic FREE per l’intera filiera produttiva. Questo significa che non somministriamo mai antibiotici alle nostre mucche da latte, ma tuteliamo la loro salute facendo tanta prevenzione e curandole quando necessario con rimedi naturali.

Latte vaccino per bambini

Latte vaccino per bambini: una fonte di nutrimento preziosa

Perché il latte vaccino è importante per la crescita dei bambini.

Il latte vaccino per bambini è un alimento prezioso.
Con il termine latte vaccino si intende il latte più diffuso in commercio, cioè quello prodotto dalle mucche. Un alimento sano e naturale ricco di nutrienti importanti per la crescita dei bambini come:

  • calcio;
  • vitamine A, C, E;
  • proteine;
  • zuccheri;
  • grassi.

Insomma il latte vaccino è un vero super alimento, ricco di vitamine, proteine e sali minerali.

Il calcio, in particolare, è un minerale fondamentale per la crescita e nel latte vaccino ne troviamo in abbondanza.
Grazie al calcio il bambino sviluppa in modo corretto ossa e denti e cresce in modo armonico.
Il latte vaccino è uno degli alimenti migliori per assumere la giusta dose di calcio giornaliera, perché in esso è altamente biodisponibile e viene quindi assorbito facilmente dall’organismo.

A differenza dei latte crescita, un buon latte vaccino per bambini associato ad una dieta equilibrata permette di garantire i migliori nutrienti in modo naturale.

Da che età può essere usato il latte vaccino?

Secondo l’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, il latte vaccino può essere somministrato dopo i 12 mesi di vita. Prima di procedere è comunque corretto consultare il proprio pediatra che saprà consigliare la dieta migliore a seconda del soggetto.

Come scegliere un latte vaccino per bambini?

In questa fase di crescita, in cui si sta sviluppando il sistema immunitario, è importante scegliere un latte vaccino per bambini sicuro e controllato.

Per garantirti un latte puro, senza nessuna traccia di molecole di antibiotici, abbiamo creato Latte FREE®, il primo latte certificato Antibiotic FREE in tutte le fasi di vita delle bovine. Questo significa che alle nostre mucche non viene mai somministrato nessun antibiotico, fin dalla loro nascita.
Latte FREE® ti offre tutto quello che cerchi: la sicurezza di un alimento controllato, la bontà del latte genuino e la certificazione Certiquality che attesta l’assenza di antibiotici fin dalla nascita delle mucche che lo producono.
Un latte vaccino per bambini creato pensando al rispetto della salute del consumatore finale, per invertire le logiche produttive che stanno contribuendo alla diffusione del preoccupante fenomeno dell’antibiotico-resistenza.

Lo puoi acquistare in tutte le farmacie e parafarmacie o comodamente dal nostro negozio online.

latte antibiotic free

Il bianco latte svizzero? 80 milioni di litri l’anno scartati per la presenza di antibiotici

Tanto è quello che in terra elvetica viene scartato per la presenza di antibiotici, usati per curare le vacche ad alta produttività che si ammalano più facilmente. Il latte finisce nei reflui o è somministrato ai vitelli ma crea un maggiore rischio di superbatteri pericolosi per l’uomo.

80 milioni di litri all’anno scartati ogni anno. È il primato della Svizzera, ineguagliato in tutta Europa, per quanto riguarda il latte inutilizzabile perché contaminato da antibiotici.

La denuncia dei nostri colleghi di KTipp, il mensile dei consumatori svizzeri, è inquietante. Se non altro perché è uno degli indicatori dell’uso intensivo di farmaci negli allevamenti elvetici.

“Gli allevatori svizzeri sono campioni europei quando si tratta di usare antibiotici per curare la mastite”, scrivono da KTipp. E, regole alla mano, spiegano che alcuni di questi farmaci sono ammessi perfino negli allevamenti biologici in Svizzera.

Conti alla mano, una vacca svizzera riceve quasi ogni anno un trattamento della mammella con antibiotici. Lo confermano diversi esperti di bovini da latte e uno studio dell’istituto di ricerca agricola Agroscope. I dati dell’Agenzia europea per i medicinali veterinari ESVAC del 2020 mostrano chiaramente quello che è un record di cui in pochi si vantano oltralpe: gli allevatori di vacche da latte hanno iniettato tre volte più antibiotici per capo dei loro colleghi austriaci per prevenire la mastite. Rispetto alla Danimarca, addirittura 18 volte in più e persino 90 volte più dei norvegesi.

Uno dei motivi dell’uso intensivo è l’elevata produzione di latte di molte vacche da latte, afferma Patrizia Andina-Pfister della Società dei veterinari svizzeri alla rivista dei consumatori. È specialista nel campo dei medicinali veterinari. “Le vacche ad alta redditività – spiega –  sono generalmente più suscettibili alle infiammazioni rispetto agli altri capi”.

Che fine fa il latte scartato perché trovato con residui di antibiotici?

Gli allevatori lo somministrano ai vitelli o lo versano nel liquame. In entrambi i casi, il rischio è di favorire la formazione di germi resistenti. Laddove gli agricoltori usano molti antibiotici, tali germi sono più comuni. Superbatteri che non a caso sono stati trovati particolarmente numerosi nel letame, nel liquame e nelle stalle.

Va ricordato che i batteri resistenti preoccupano perché possono essere alla base di infezioni nell’uomo non curabili con molti antibiotici attuali.

Le alternative agli antibiotici? Ci sono

Se in Svizzera ci sono solo una trentina di aziende che hanno scelto di non utilizzare antibiotici nei propri allevamenti, in Danimarca e Norvegia la scelta di tornare a razze meno esposte a infezioni e utilizzare altri modi per garantirne la salute è più comune.

Anche in Italia si comincia a seguire questa strada. Il Salvagente di recente aveva raccontato la scelta di Carlo Maino, titolare dell’azienda agricola McElan, 700 bovine in stabulazione libera. Dopo anni di ricerca, l’azienda di Sandrigo, in provincia di Vicenza, ha messo in commercio il suo latte Uht Free, un latte certificato da Certiquality come antibiotic free.

A lui avevamo per l’appunto domandato come si regolasse in caso di mastite di uno dei suoi capi. Questa la risposta che ci aveva dato: “All’inizio somministravo ozono e olio di girasole, ma poi ho capito che questo non era sufficiente per ottenere risultati soddisfacenti. Per arrivare a questo obiettivo ho dovuto adottare molte più accortezze nella prevenzione, dalla disinfezione delle stalle alla mungitura, fino al parto. Un mix di buone pratiche che oggi mi consente di mettere sul mercato 10mila litri di latte al giorno antibiotic free”.

latte antibiotic free benefici

Latte senza tracce di antibiotici? L’azienda italiana che ha accettato la sfida

33mila morti l’anno in unione europea e 600mila casi registrati. I numeri dell’antibioticoresistenza, ossia della capacità dei batteri patogeni di superare indenni l’aggressione di medicinali creati dall’uomo per combatterli, sono difficili da ignorare. Gli ultimi sono quelli di un report congiunto dell’European centre for disease prevention and control (Ecdc) e dell’Ufficio regionale per l’Europa dell’Oms, un documento pubblicato il 26 gennaio scorso con i dati rilevati nel 2020.

Una minaccia globale contro la quale è difficile fare i conti, visto il largo impiego di antibiotici tanto nella salute umana che negli allevamenti e in tutt’e due i casi si tratta di un abuso spesso senza reali necessità o perché frutto di cure fai-da-te (in umana) o perché utilizzate in maniera preventiva per impedire che gli animali si ammalino come invece potrebbe accadere facilmente negli allevamenti intensivi. Un mare di farmaci che – come è oramai innegabile – finisce per selezionare generazioni di batteri in grado di non subirne le conseguenze e di conseguenza impossibili da combattere con le uniche armi che avremmo a disposizione.

Spesso poi gli antibiotici utilizzati in allevamento finiscono perfino nella nostra alimentazione come hanno dimostrato tanto i lavori del Salvagente sul latte vaccino che quello della Facoltà di Farmacia dell’Università Federico II di Napoli che ne ha mostrato la presenza nel latte per la prima infanzia. In entrambi i casi sono state misurate dosi bassissime ma degne di sollevare dubbi sulla pericolosità tanto per le conseguenze sul microbiota che per l’eventuale azione di antibioticoresistenza che questa presenza potrebbe causare.

Un tema tutto da approfondire che si unisce all’emergenza conclamata a livello mondiale sui superbatteri che qualcuno ha deciso di affrontare alla radice, ossia in allevamento. È la strada scelta quattro anni fa da Carlo Maino, titolare dell’azienda agricola McElan, una lunga esperienza come allevatore di bovini da latte. 700 bovine in stabulazione libera al pascolo, l’allevatore si è messo in testa di rinunciare interamente all’uso di antibiotici nei suoi allevamenti, in tutte le fasi della vita degli animali. E a quanto pare ci è riuscito, visto che dopo la fase di studio ha messo in commercio il suo latte Uht Free, un latte certificato da Certiquality come antibiotic free.

Nonostante il nome, l’azienda è italianissima, è a Sandrigo, provincia di Vicenza. E deve il suo nome alla scelta di Maino di usare le iniziali della moglie e dei figli (rigorosamente in maiuscole quelli della moglie Monica e della figlia Eleonora per sottolineare l’importanza delle donne e non solo nella sua vita).

“Da quattro anni uso solo prodotti naturali per curare gli animali – spiega al Salvagente Maino – e questo fa sì che nei prodotti delle mie bestie non se ne trovino neppure tracce infinitesimali per la semplice ragione che non vengono utilizzati in tutto il ciclo di vita dell’animale”.

Maino, ma come si regola, tanto per fare un esempio, nel caso che una delle sue bovine si ammali magari di mastite?

All’inizio somministravo ozono e olio di girasole, ma poi ho capito che questo non era sufficiente per ottenere risultati soddisfacenti. Per arrivare a questo obiettivo ho dovuto adottare molte più accortezze nella prevenzione, dalla disinfezione delle stalle alla mungitura, fino al parto. Un mix di buone pratiche che oggi mi consente di mettere sul mercato 10mila litri di latte al giorno antibiotic free.

Un pioniere del benessere animale, insomma.

Guardi, io ho vietato di usare per i miei allevamenti il termine benessere animale che oramai è diventato uno slogan di marketing, quasi privo di significato. Preferisco parlare di salute animale.

Al di là delle definizioni, ha senso dal suo punto di vista imprenditoriale un tale sforzo? Il mercato è in grado di ricompensarlo?

I miei costi di produzione sono praticamente quelli che avevo prima di fare questa scelta e il mio latte Uht è venduto a 2 euro al litro (il parzialmente scremato) e 2,10 euro l’intero. In linea con i prezzi di mercato per i prodotti prima infanzia, che è esattamente il mio pubblico di riferimento.

Dove viene venduto il suo latte?

Al momento in tre piattaforme ecommerce, due esterne: agricook, agrinetwork e una nostra, lattefree.eu.

Perché non nei supermercati?

Perché la grande distribuzione organizzata si è mostrata interessata ma vorrebbe averlo a prezzi stracciati. Pagare questo latte 3 o 4 centesimi in più del costo del latte in cisterna – come mi avevano proposto – è francamente irricevibile. In più io ho chiesto ai supermercati di posizionarlo nel reparto destinato alla prima infanzia, dato che è quello il pubblico di riferimento, o al più nelle parafarmacie dei supermercati, non in quello dei latticini. Non escludo che in futuro si potrebbe vedere sugli scaffali dei supermercati, sempre che venga pagato il giusto e valorizzato per quel che merita.

Facciamo per una volta la parte del diavolo: perché escludere totalmente gli antibiotici dal ciclo di vita degli animali quando le leggi ci sono e garantiscono che quelli trattati con farmaci debbano essere esclusi dalla produzione per un periodo più che sufficiente ad assicurare la salubrità dell’alimento?

Una delle dimostrazioni del perché questo sia necessario l’ha resa evidente proprio il vostro test del 2020. Sono state le vostre analisi a far capire come, nonostante le norme attuali, se una sostanza viene utilizzata in allevamento si finisca per trovarla anche nell’alimento, per quanto in piccole quantità.

Touché… Quali sono i suoi prossimi passi Maino?

Continuare a lavorare anche sulla sostenibilità del mio prodotto. Sto cercando di trovare confezioni in Mater-B sia nel tappo che attualmente è in plastica che nella confezione in modo che sia tutto riciclabile, impresa ardua ma non impossibile. Qualcosa si sta muovendo anche in Tetra-pack.

antibiotici latte artificiale

Antibiotici, pesticidi e micotossine: lo studio shock sul latte artificiale

Il latte artificiale non è uguale a quello materno anche, e soprattutto, per la presenza di alcuni contaminanti come micotossine e farmaci. Un nuovo lavoro scientifico appena pubblicato sul Journal of Diary Science ne dà, qualora fosse necessario, ulteriore conferma.

Lo studio, che tra gli autori vede anche Alberto Ritieni, professore dell’Università Federico II di Napoli che nel 2020 ha condotto per il Salvagente le analisi su 18 formule, ha evidenziato in 54 latti (in polvere e liquidi) la presenza di 45 sostanze tra micotossine e principi attivi farmaceutici. Non solo, attraverso un’evoluzione del metodo scientifico già validato, l’Orbitrap – lo strumento che l’università usa per questo tipo di analisi – ha consentito di vedere – ma non di misurare – la presenza di ulteriori contaminanti (5 micotossine, 11 principi attivi farmacologici e 49 pesticidi).

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